Terza volta e La quarta tappa di questa edizione del Giro d’Italia, dove viviamo in due finali molto interessanti, la gara rientra nell’altopiano del silenzio. In linea di principio, a parte la sorpresa capitale, lo saranno Due giornate consecutive si assesteranno a favore dei corridori, Prima di vedere la sua prima vera giornata decisiva Corsa Rosa Venerdì prossimo.
Quindi, questo mercoledì i corridori affronteranno una giornata che, sebbene classificata come piatta, ha una certa asprezza. Ecco quando Il percorso di 171 km, tra Atribalta e Salerno, copre 2.400 metri di dislivello. Accumulato. Non male per un palcoscenico ‘piatto’…quasi dai calci piazzati Passo Serra (Tipo 3), che facilita la separazione. Da allora è stato un Su e giù fino al traguardo, Supporti che non possono nemmeno battere, ma accumulano usura.
Gli ultimi 40 km sono pianeggianti e moderatamente favorevoli In alcune divisioni, le squadre di velocisti sono costrette a prendere il controllo della gara per colmare il divario. Sarà la decima volta che Salerno ospiterà la tappa finale del Giro, cosa mai avvenuta prima 1995 con la vittoria del danese Rolf Sorensen. Chissà se nomi illustri come Moreno Argentina e Miguel Poplet (unico spagnolo a vincere qui nel 1956) vinsero anche il Giro nel suo connazionale. Mat Pedersen, Altro volare, Ampliando l’elenco dei successi danesi.
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