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Iker González | media tb
Inoltre, la bolletta energetica nella regione di Euskadi è di 930 euro pro capite all’anno e quest’anno dovrebbe superare i 1.000 euro. Allo stesso modo, la bolletta energetica rappresenta il 6-7% della spesa delle famiglie dei Paesi Baschi.
Euskaraz irakurri: dati EITB: Euskadin seedik ekoizten dugu kontsumitzen dugun energiaren% & nbsp; 10
Il tasso di autoapprovvigionamento nella regione di Euskadi non raggiunge il 10%, ovvero Dovremmo acquistare il 90% dell’energia che consumiamoE dobbiamo farlo nello stato e in altri paesi, secondo i dati estratti dall’EUSTAT e dall’Agenzia per l’energia basca (EVE).
Questo segue dal passato Lo studio EITB DATA è stato condotto sul settore energeticoOggi l’EITB pubblica su tutti i suoi media.
Una diretta conseguenza dell’autosufficienza a livelli non superiori al 10% (9,7) è l’elevata dipendenza che i Paesi Baschi hanno dall’energia proveniente dall’estero. Questo dato è relativamente stabile dal 2018, con un leggero miglioramento, dopo essere stato su una soglia più alta negli anni precedenti.
Un altro aspetto da sottolineare è che il valore dell’autosufficienza è lontano dalla media UE di 27, al 45,1%. Secondo i dati del 2019, la Svezia appare come il Paese meno dipendente dall’estero, con un tasso di produzione propria del 70%, Italia (23,7%) e Spagna (27,2%) con valori bassi, anche se significativamente superiori ai Paesi Baschi.
Dell’energia finale che consumiamo nei Paesi Baschi, più di due terzi (45,8%) corrisponde al petrolio, ai suoi derivati e al gas. I dati sono simili a quelli mostrati in altre società, ma molto superiori a quelli registrati in altri paesi, come Francia, Germania e Italia, dove il peso del petrolio e dei suoi derivati oscilla tra il 34,4% e il 38,7%.
Euskadi produce il 43% dell’elettricità che consuma; Navarra 172%
In particolare nel caso della produzione di energia elettrica, Euskadi Produce 43% di elettricità che consumi, di cui solo il 17% proviene da fonti rinnovabili, quindi la provenienza del restante 83% è da fonti non rinnovabili. Il 57% dell’elettricità che consuma proviene dal sistema di interconnessione iberico, cioè da altre comunità autonome.
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A NavarraIl 172% dell’energia elettrica che consumi viene prodotta, il 49% da fonti rinnovabili e il 51% da fonti non rinnovabili. Il restante 72% della sua produzione viene scaricato nel sistema di interconnessione.
In tutta la Spagna si produce anche più di quanto si consuma: il 101%, di cui il 47% da fonti rinnovabili, e il 53% non rinnovabile.
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Il 6-7% della bolletta domestica è destinato a pagare l’energia nei Paesi Baschi
In termini di spesa energetica delle famiglie, rappresenta il 6-7% del totale in Euskadi e l’8-9% nello stato. C’è poca variazione tra le comunità, a seconda della “ricchezza delle famiglie”, ed è questo aspetto che rende la proporzione leggermente più bassa nei Paesi Baschi, 6,4% (dati 2018-2019).
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Ogni persona spende 930 euro all’anno per l’energia nei Paesi Baschi
in Euskadi cOgni persona spende in media 930 euro Annualmente nel campo dell’energia, secondo i dati medi estratti dal 2018 e dal 2019, gli anni in cui non si sono verificati focolai dell’epidemia o della guerra in Ucraina.
Di quella bolletta energetica, viene spesa quasi la metà del totale (47%). carburante (Auto), il terzo in Elettricità (31,4%) 18,3% in Gas e 2,8% in altri paesi.
Per il 2022, secondo l’andamento dei prezzi in aumento, è possibile che la bolletta energetica superi i 1.000 euro a persona/anno, superando tutti i dati storici.
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Cioè, nello specifico, per quanto riguarda la bolletta energetica delle famiglie, la bolletta dell’elettricità e quella del gas sono aumentate notevolmente in tutte le società.
Per quanto riguarda il prezzo dell’elettricità, la Spagna è al secondo posto tra i 27 paesi dell’UE, dopo solo la Germania. Anche nella classifica dei prezzi del gas, la Spagna è al secondo posto nella 27 UE che paga il prezzo più alto per questo carburante, dopo la Svezia, secondo i dati pubblicati da EUROSTAT.
Le ragioni per pagare un prezzo così alto per luce e gas sono simili in entrambi i casi: il pannello dei prezzi al consumo per tipologia di consumatore (casa, industria) e mercati (regolamentati e gratuiti); Il ‘mix’ energetico di ogni Paese e le strategie per la trasformazione ambientale.
24 mesi di comportamento anomalo che spiega l’altezza
Per spiegare le ragioni dell’aumento dei prezzi dell’energia, bisogna guardare indietro di 24 mesi, periodo in cui è stato adottato il comportamento “anomalo”, secondo lo studio EITB DATA sopra citato, con dati estratti dal Ministero della Trasformazione Ambientale e Demografica. sfida.
– nel 2020La perdita dell’attività economica e dei consumi ha ridotto la domanda di energia e i prezzi sono diminuiti.
– nel 2021Dopo lo stop causato dall’epidemia, la normalizzazione dell’attività economica e dei consumi ha aumentato la domanda di energia e i prezzi hanno iniziato la loro tendenza al rialzo.
Già nel 2022L’invasione russa dell’Ucraina ha causato un aumento diretto dei prezzi del gas, che ha destabilizzato direttamente i mercati energetici. In particolare, nei primi mesi dell’anno abbiamo assistito a rialzi record sia del prezzo del gas che del petrolio.
In particolare, l’evoluzione del prezzo del petrolio Brent – prezzo di riferimento di carburanti come benzina, diesel, kerosene, ecc. – condivide la stessa traiettoria di gas ed elettricità, anche se leggermente più contenuta.
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