Telecamere che lo cercano, microfoni che lo circondano, fan che chiedono foto… È la sensazione, la novità di questo girare l’italia, Lei è spagnola. il suo nome è Juan Pedro Lopez Perez (Lebrija, 24 anni), che da quando è arrivato vive un sogno in Corsa Rosa Maglia rosa in cima all’Etna, Dove sono esplose le grandi bici che amava. “Mi aspettavo di dormire un po’ peggio, ma sono riuscito a riposarmi e mi sono alzato per sopravvivere al palco (ieri). Ho ricevuto così tanti messaggi che non ho potuto rispondere a tutti. Ho parlato con la mia famiglia e i miei amici e mi sono goduto il momento”, racconta Juanpi dell’esplosione di emozioni che ha vissuto nelle ultime ore, comprese le congratulazioni di una delle icone dello sport come Vincenzo Nibali: “È venuto a congratularsi con me. Che un corridore come lui, con quello che ha fatto per e per il ciclismo, è motivo di orgoglio”.
Nonostante il divario di sincero cambiamento andaluso Sostenitore del vero Betis Chi non perde l’appuntamento con Benito Villamarin quando è in patria, ammette di essere felice: “Non è un momento difficile, non ho mai rilasciato interviste, ieri (martedì) ne ho fatte tante, quindi sono molto contento La mia prima uscita con Rosa è stata fantastica. Tutte le persone conoscono il tuo nome, ti chiamano, chiedono foto… È una sensazione a cui ancora non riesco a credere”.
Il passare dei giorni determinerà dove sarà dedicato questo Giro a Juanbee, ma ha una bella sfida o almeno un’ispirazione. Nell’edizione 2010, David Arroyo, In quel momento nelle file della Caisse d’Epargne, vincendo un minuto in fuga, indossava la maglia rosa per cinque giorni ed è finito sul podio al secondo posto, Dietro Evan Basso. Non sarebbe facile ripetere la sequenza e non l’intento (“Quando suono lavorerò con Ciccone”, ha ammesso dopo Etna), ma per illusione ed efficienza non sarebbe…
È troppo presto per fare pronostici su dove raggiungere la vetta del passo Trek-Segafredo, ma quello che è chiaro è che si è guadagnato il diritto di essere in gara. elenco di promettenti ciclisti spagnoli, Anche se la maturità è un po’ più lenta (caratteristica di quello che è sempre stato lo sport) rispetto a talenti come Juan Ayuso e Carlos Rodriguez. “In questo momento, non penso al futuro, penso solo al momento in cui vivo. Sono un corridore che sta migliorando giorno dopo giorno e questa potrebbe essere una buona notizia per le mie gare di tre settimane, Ma vedremo”, si è ambientato Juanpi. L’illusione del ciclismo in Spagna è rinata.
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