Gorman: Top 100 |  gastronomia |  intrattenimento

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Degli oltre venti paesi della regione, i ristoranti in Messico, Argentina, Perù e Brasile continuano a occupare il 76% della top 50.

Pubblica un elenco dei 50 migliori ristoranti selezionati dei 100 migliori ristoranti dell’America Latina. Sebbene sia apparso per la prima volta un ristorante ecuadoriano, è sorprendente che un paese così vario come il nostro, con un’enorme varietà di materie prime per cucinare, abbia un solo ristorante in questa lista.

Le statistiche sono indiscutibili. Questo piccolo paese, con lo 0,2% della superficie del pianeta, ha il 9% delle specie di rane del mondo, il 10% di tutte le specie vegetali dell’universo, con oltre 25.000 specie, di cui il 20% endemiche. Ci sono 1.600 specie di uccelli che rappresentano il 18% di tutte le specie registrate nel mondo. Ha il maggior numero di specie per unità di superficie in America Latina e uno dei più grandi al mondo.

Perché questa ricchezza nell’erario nazionale non si traduce in un privilegio nella tavola riconosciuta all’estero?

Uno chef famosissimo nel mondo, premiato con tre stelle Michelin, mi ha raccontato durante la sua visita a Guayaquil di non aver trovato nel continente tanta diversità gastronomica in termini di materie prime e come prodotto finale in tavola, cioè, una varietà di piatti, solo il Messico lo ha superato.

Per quasi dieci anni non ci sono state sorprese o grandi cambiamenti al menu. Degli oltre venti paesi della regione, i ristoranti in Messico, Argentina, Perù e Brasile costituiscono ancora il 76% della top 50, nonostante l’importante sviluppo del settore della ristorazione in Ecuador.

Raggiungere questo obiettivo è in gran parte responsabilità delle aziende private, ma anche del governo. Il Perù, ad esempio, ha investito ingenti somme nello sviluppo di strategie turistiche di successo intorno alla gastronomia, con un’esecuzione impressionante.

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Paesi come Francia, Spagna e Italia hanno tradizioni culinarie da secoli e hanno una grande influenza in Occidente per molte ragioni. Tuttavia, per l’America Latina, vendere la gastronomia al mondo non è stato così facile. Ha richiesto uno sforzo enorme da parte dell’industria, delle aziende private. Tuttavia, è quasi impossibile raggiungere questo obiettivo senza il supporto dei vostri governi.

Non ricordo alcun portafoglio turistico degli ultimi governi che abbia preso sul serio questo settore, né in termini di strategie di sviluppo interno né di promozione esterna. Non si tratta di organizzare gare per la cipolla più grande del mondo o di sviluppare “mappe gastronomiche” con piatti distinti per contea, si tratta di fare un lavoro serio. È ora. L’Ecuador potrebbe già avere un numero di ristoranti simili al Cile in quella lista. (S)

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