Morto a Firenze il fisico e matematico italiano Evangelista Torricelli

Morto a Firenze il fisico e matematico italiano Evangelista Torricelli

Evangelista Torricelli morì a Firenze il 25 ottobre 1647

25 ottobre 2021

Morto a Firenze il fisico e matematico italiano Evangelista Torricelli

Evangelista Torricelli morì all’età di 39 anni a Firenze il 25 ottobre 1647

L’Avana, Cuba. fisico e matematico italiano Evangelista Torricelli, nato a Faenza, Italia il 15 ottobre 1608. Ha inventato la scala di mercurio nel 1643. Nel 1627 fu inviato a Roma per studiare scienze con il benedettino Benedetto Castelli, invitato da Urbano VII ad insegnare matematica al Colegio de la Sapienza e uno dei primi discepoli di Galileo.

Studiò un’opera di Galileo Galilei, Il dialogo della scienza nuova, che ispirò lo sviluppo di alcuni dei principi meccanici che vi erano esposti e che raccolse nel suo De motu. Nel 1632 Castelli chiamò Galileo per mostrargli l’opera del suo allievo e chiedergli di accettarla, proposta alla quale Galileo acconsentì, così Torricelli si trasferì ad Archietri, dove servì come impiegato di Galileo per gli ultimi tre mesi della sua vita. saggio.

Dopo la morte di Galileo, Torricelli, che voleva tornare a Roma, cedette alle offerte di Ferdinando II de’ Medici e fu nominato filosofo e matematico del Granduca e professore di matematica all’Accademia di Firenze, stabilendosi definitivamente in quella città. Nel 1643 Torricelli utilizzò il mercurio facendolo salire in un tubo chiuso, creando un vuoto nella parte superiore, spinto dal peso dell’aria nell’atmosfera. Dimostrò che l’aria ha un peso e inventò il barometro. L’unità di pressione del tor è stata nominata in sua memoria.

La teoria di Torricelli è un’applicazione del principio di Bernoulli e studia il flusso di un fluido in un recipiente, attraverso un piccolo foro, sotto l’influenza della gravità. Ha pubblicato il suo lavoro sul movimento con il titolo Opera geometrica.

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La pubblicazione di numerosi lavori sulle proprietà delle curve anulari, insieme a questo lavoro, portò ad un’aspra disputa con Roberval, che lo accusò di plagiare le sue soluzioni al problema della quadratura di queste curve. Sebbene sembri indubbio che Torricelli sia giunto alla stessa conclusione indipendentemente, il dibattito sullo scoop è continuato fino alla sua morte. Tra le sue scoperte c’è il principio che se una serie di corpi sono collegati in modo tale che il centro di gravità, a causa del suo movimento, non può salire o scendere, allora questi corpi sono in equilibrio.

Scoprì anche che l’inviluppo di tutte le traiettorie paraboliche descritte dai proiettili sparati da un punto con la stessa velocità, ma in direzioni diverse, è una parabola di rivoluzione. Allo stesso modo, usò e perfezionò il metodo indivisibile di Cavalieri. Apportò importanti miglioramenti anche al cannocchiale e al microscopio, con molte lenti realizzate e incise con il suo nome ancora conservate a Firenze.

Evangelista Torricelli morì all’età di 39 anni a Firenze, il 25 ottobre 1647, pochi giorni dopo aver contratto la febbre tifoide. Fu sepolto nella Basilica di San Lorenzo.

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