Roma, 30 dic. Una brigata di 51 medici cubani è stata ufficialmente ricevuta oggi dalle autorità della regione Calabria (Italia meridionale), che ha urgente bisogno di personale per evitare la chiusura di molti dei suoi centri medici, ha detto l’ambasciata cubana a Roma.
L’iniziativa segna l’inizio di “una nuova fase di cooperazione in materia sanitaria tra Cuba e l’Italia”, si legge in un comunicato evidenziato alla presenza dell’ambasciatrice cubana in Italia, Mirta Granda, e del presidente e presidente. Salute della Calabria, Roberto Occhiuto, ad un ricevimento a Catanzaro.
“I medici cubani stanno arrivando con l’obiettivo di rafforzare e sostenere il sistema sanitario della provincia di Reggio di Calabria, che è in emergenza sanitaria”, aggiunge la nota, riferendosi alla grave carenza di personale che il sistema sta vivendo.
In quella regione del sud Italia mancano almeno 2.400 professionisti, quindi se l’esperienza sarà soddisfacente, il numero di medici cubani diretti in Calabria potrebbe avvicinarsi a 500, secondo i media locali, secondo un accordo raggiunto tra la regione e lo stato cubano società Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos.
I media locali hanno riferito che i medici, giunti in Italia in vari gruppi con contratti a tempo determinato, si trovano presso il campo della Prima Brigata Bersaglieri a Cosenza, in attesa di essere assegnati a vari ospedali della provincia dopo aver frequentato un corso di italiano.
“Il punto di partenza di questa collaborazione sarà un corso di sviluppo della lingua italiana di tre settimane presso l’Università di Cosenza, seguito da lavori di manutenzione negli ospedali più bisognosi”, ha spiegato l’ambasciata. EFE
signor/fpa
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