Argentina Questo giovedì sono state restituite all’Italia 451 monete dell’Impero Romano, tra cui due dell’imperatore Marco Aurelio – dal film Il Gladiatore – hanno un enorme valore economico e storico. Aurelio passò alla storia come l’Imperatore Filosofo.
Il ministro della Difesa Patricia Bullrich Un lotto di monete coniate tra il 160 e il 360 d.C., donate al console italiano Fabrizio Lucentini Erano stati rapiti all’aeroporto di Ezeiza da un esperto italiano di numismatica antica che aveva tentato di rapirli. Il caso fu battezzato il “Tesoro Siciliano” e riuscì a sventare una banda internazionale dedita al contrabbando di antichità.
Un imputato dedito all’estrazione viene solitamente chiamato huacuro in America Latina, ma in Italia lo chiamano così “Tombarolo” Dedicato alla vendita di monete antiche attraverso catalogo privato in vari eventi numismatici e conferenze nella regione con contatti argentini e internazionali.
Nello spazio separato Sono tre le monete associate alla coniazione del periodo imperiale (31 a.C. – 476 d.C.).), corrispondente al periodo delle dinastie Antonina e Severa.
La prima moneta fu coniata nel 141 d.C., raffigurante l’imperatrice Faustina, moglie di Antonino Pio e madre di Marco Aurelio, e coniata dopo la sua morte. Una seconda moneta fu coniata nel 175 d.C e illustra l’imperatore Marco Aurelio, (161 – 180 d.C.) Sul rovescio è raffigurata la Vittoria seduta davanti a trofei militari, con corona laureata e abito militare. Indica che fu imperatore sette volte e fu eletto “console” tre volte. Marco Aurelio è l’imperatore apparso nel famoso film “Il Gladiatore” con protagonista l’attore Russell Crowe.
Una terza moneta risale al III secolo dell’imperatore Alessandro Severo (222 e 235 d.C.) e il rovescio riproduce l’immagine di una folla attorno ad una fiamma votiva, tipica scena del culto imperiale. Il suo periodo è compreso tra il 230 e il 235 d.C.
Il caso del cosiddetto “tesoro siciliano” è iniziato all’aeroporto internazionale di Ezeiza mentre il personale della dogana controllava i bagagli dei passeggeri. Un cittadino italiano trovato con in mano una grande quantità di monete antiche, LPertanto, a causa della sua quantità, qualità, tipo e mancata presentazione della corrispondente dichiarazione giurata, si tratta di una violazione “primaria” delle disposizioni della legge sul codice doganale 22.415 e del regolamento generale sui beni. La persona arrestata è diventata un anello della catena del mercato illegale dei beni culturali a livello internazionale.
Pertanto, il sequestro dei predetti pezzi è stato posto sotto sequestro ai fini dei relativi accertamenti. Al gruppo argentino è stata chiesta la cooperazione per combattere il traffico illegale di beni culturali attraverso la Segreteria Nazionale della Cultura – Ministero del Capitale Umano (Decreto 1166/2003) e la Polizia Federale con un’unità specializzata in particolare nella protezione culturale. Avviato in collaborazione con le autorità doganali e doganali Lavorare insieme per creare una rete internazionale dedicata al saccheggio dei siti archeologici e successive offerte di vendita a collezionisti numismatici o amatori in cerca di un’opportunità di profitto.
ha Un mercato internazionale Trattandosi della più importante collezione di monete antiche di origine romana, pezzi di questo tipo continuano ad espandersi e sono molto ricercati nel mercato del collezionismo.
Sono quindi intervenute anche l’Organizzazione mondiale delle dogane e l’Interpol, che hanno chiesto ai colleghi italiani di verificare la raccolta di oltre 400 monete di contrabbando. Non esiste documentazione dell’ingresso di detti pezzi nel nostro Paese.
Comunicando con il comando Denominato patrimonio culturale dei Carabinieri-Tutella, È stato accertato che la persona coinvolta è coinvolta nell’attività illegale di saccheggio di beni culturali nel Sud Italia.
Per questo motivo è stato avviato un procedimento penale contro l’imputato in Italia Documenti su altri rilevamenti numismatici, metal detector e attività illegali Per quanto riguarda l’esportazione dall’Italia all’Argentina di pezzi numismatici protetti dalla legge italiana.
Attraverso il direttore della Soprintendenza Archeologica di Roma sono intervenuti la Segreteria di Stato alla Cultura e il Ministero dei Beni Culturali italiani. Lorenzo Catelli, specialista in numismatica, ebbe una brillante carriera accademica in materia e autore di numerosi libri dedicati alla storia della moneta circolante dell’Impero Romano..
Il perito ha esaminato le fotografie degli oggetti in questione e ha redatto una perizia evidenziando le monete sequestrate. Sono realiUna bellezza rara, di qualità museale e proveniente dal Sud Italia, più precisamente dalla città della Sicilia.
Le indagini nel nostro Paese sono andate avanti ed è stato aperto un procedimento contro l’accusato di contrabbando di beni culturali italiani.
Un controverso tribunale amministrativo ha poi ordinato la restituzione di 451 pezzi numismatici appartenenti al patrimonio storico e culturale italiano.
Come è di grande interesse per la Repubblica Italiana, è stato dimostrato il lavoro efficace e coordinato dei diversi enti dei governi argentino e italiano, che ha consentito di ottenere risultati ottimali nella lotta al traffico illecito di beni culturali, smantellando una folla di mafiosi . Internazionale.
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